In difesa della sanità pubblica

Aumentare le risorse per il Sistema sanitario nazionale per garantirne un’effettiva universalità ed un adeguato livello di accesso alle prestazioni e di erogazione dei servizi. Il Pd di Bagno a Ripoli si unisce all’iniziativa lanciata dal partito a livello regionale a difesa della sanità pubblica e lo fa presentando una mozione in Consiglio comunale in cui si impegnano il Sindaco e la Giunta “a farsi promotori, in tutte le sedi, a partire da quelle istituzionali, della necessità di aumentare i livelli di finanziamento del Sistema sanitario nazionale”.

“Vogliamo che sia portata all’attenzione del Governo – dicono Sandra Baragli, capogruppo del Pd in Consiglio comunale e Patrizia Mondini, prima firmataria della mozione – l’urgenza di integrare le risorse sul Fondo Sanitario Nazionale e, in prospettiva, di approvare una specifica normativa che preveda, per ogni anno, la destinazione di una percentuale fissa di risorse non inferiore al 7,5% del PIL, a favore del Fondo”.

L’esigenza, si legge nella mozione che sarà discussa nella prossima seduta consiliare, è quella di modificare o rimuovere quei vincoli che impediscono miglioramenti in termini di efficacia di erogazione dei servizi come il tetto di spesa per il personale sanitario, una condizione che limita ad esemio un piano straordinario di assunzioni necessario per far fronte alle attuali criticità.

Molto sentita per il Pd è la necessità di assicurare adeguate risorse allo sviluppo della sanità territoriale, in particolare le Case di Comunità e agli Ospedali di Comunità, “allo scopo di potenziare e sviluppare l’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale di prossimità, rafforzare la continuità assistenziale e favorire un approccio di cura multidisciplinare nei confronti del paziente”. 

Per questo, si vuole anche esprimere massima contrarietà alle scelte operate dal Governo con la recente revisione al PNRR, che di fatto “riduce i presidi di sanità territoriale previsti dall’originaria pianificazione europea rinviandone la realizzazione a non ben precisati interventi futuri”.

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