Salario minimo, per dare dignità al lavoro

Il Cnel dice che il salario minimo non è una priorità e che la povertà lavorativa non è da collegare al fatto che i salari sono insufficienti. Sarà certamente felice il governo, che in fatto di priorità da affrontare per risolvere i problemi del Paese vive in una realtà parallela, fatto di rave, soldi alle società di calcio e taxi gratis per chi beve.

Noi non ci stiamo e continueremo a chiedere l’introduzione di un salario minimo, perché riteniamo che sia un passo importante per dare giusta dignità al lavoro e ai lavoratori. In Italia ci sono più di tre milioni di persone che vivono in una condizione di povertà a cui devono essere date delle risposte e il salario minimo è esattamente una di queste. Il governo smetta di scappare dalle proprie responsabilità!

Edoardo Ciprianetti

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